TRILOGIA "LE SCELTE DEL CUORE" di Doris J. Lorenz -> Recensione e Intervista all'autrice

LA NUOVA TRILOGIA NEW ADULT DI DORIS J. LORENZ - LE SCELTE DEL CUORE- ARRIVA  DOPO QUELLA DI DESTINI INCROCIATI  E RACCONTA LA VITA DI ALCUNI STUDENTI UNIVERSITARI ITALIANI E SPAGNOLI CHE SI INCONTRERANNO A SALAMANCA. LI ACCOMUNA LA PASSIONE PER I CAVALLI, MENTRE GLI EVENTI LI PORTERANNO A SCONTRARSI, CONFRONTARSI E FERIRSI. IL PASSATO, CON I SUOI TRAUMI, HA UN CERTO PESO NELLE LORO SCELTE E NEL DIFFICILEPERCORSO CHE DOVRANNO AFFRONTARE PER PROVARE AD AMARSI. 
Autrice Doris J. Lorenz
Genere: New Adult
Livello sensualità: Medio - Alto
Disponibile in ebook? Solo in e-book, 0,99 euro

1. VORREI PERDERMI IN TE
Il passato peserà sulle scelte che Layla, una studentessa italiana del progetto Erasmus, dovrà prendere. Lei si troverà presto coinvolta in un vortice di passioni mai provate. Alle spalle, ha un ex ragazzo che l'ha umiliata e dal quale è fuggita per raggiungere Salamanca, sede dei suoi studi; nel suo futuro c'è Rafael, studente spagnolo, istruttore di equitazione, che l'ha vista danzare con i fiocchi di neve ed è rimasto colpito da lei. Layla si è rinchiusa nel suo mondo, rimanendo a lungo invisibile per la società, emarginata e con un'adolescenza difficile, non intende cedere a Rafael il cui passato oscuro è ignoto persino ai suoi amici più cari. Rafael è taciturno, scontroso, ma capisce il tormento di Layla e intuisce la sua sofferenza, perché come lei ha subito abbandoni, ferite fisiche e psichiche mai rimarginate. Anche se la passione per i cavalli e l'attrazione reciproca peseranno sulle loro scelte, entrambi sanno che la loro storia non potrà durare: Layla tornerà presto in Italia. ( pp.290 - settembre 2014)

2. VORREI TU FOSSI QUI
 “Layla non era su quel pullman!” Rafael scopre grazie a una telefonata che la ragazza che ama è sana e salva. Decide d'impulso di raggiungerla a Roma. L'incidente segna un nuovo inizio per la loro storia che sembra riprendere vigore dopo la presunta perdita, ma le sorprese, i colpi di scena e le incomprensioni si profileranno di nuovo all'orizzonte, come nuvole che minacciano tempesta, appena la coppia rientra insieme a Salamanca. Passato e presente sembrano coalizzati a volerli separare. Entrambi si troveranno ad affrontare scelte difficili, tra novità inaspettate e guai sempre in agguato, mentre il termine del progetto Erasmus si avvicina sempre più.
(pp.213 - giugno 2014)


3. VORREI AMARTI
Consuelo vent'anni e poca stima di se stessa a causa del suo corpo appesantito da qualche chilo di troppo. Alejandro, suo coetaneo e studente della stessa facoltà, è il suo opposto: un 'angelo biondo', bellissimo ma arrogante. Consuelo ha deciso che non le basta più l'amicizia del ragazzo che ama segretamente da due anni e quando lo attacca apertamente, dicendogli che è solo un superficiale, tra loro qualcosa cambia, in peggio: i litigi o l'indifferenza deterioreranno la loro profonda amicizia. Sono entrambi confusi, frustrati, ma nello stesso tempo non riescono a trovare il modo di recuperare almeno parte della loro passata tranquillità e la stretta convivenza causerà ulteriore attrito nel loro rapporto e metterà in luce i difetti insopportabili di entrambi. Altre tragiche prove arriveranno a minare il lavoro di Consuelo Ortiz e il suo sogno realizzato con grandi sacrifici di una scuola di alta equitazione nel suo maneggio, dove Alejandro Cortés, insieme a Rafael e Layla, insegnano a cavalcare, ad amare e prendersi cura dei cavalli. La vita non è stata facile per ognuno dei protagonisti di questa storia, e ora, proprio le difficoltà che sembrano insormontabili potrebbero riuscire ad avvicinare Consuelo e Alejandro che si troveranno a dover lottare contro le proprie insicurezze e la poca stima di sé, muovendo i primi passi verso la maturazione e un futuro insieme. ( pp. 168 - aprile 2015)


Ho scoperto questa scrittrice per caso e mi sono innamorata della trilogia "Destini incrociati" (qui la recensione ). Come purtroppo molte volte mi accade, non sono riuscita ad apprezzare questa seconda lettura quanto la prima. Forse perché le storie sono simili ma anche molto distanti l'una dall'altra e la trilogia "Destini incrociati" mi aveva catapultata in un mondo che amo davvero molto, quello del motociclismo, mentre spazio in questa trilogia è dato all'equitazione. I primi volumi di "Le scelte del cuore" trattano di Layla e Rafael mentre l'ultimo di Alejandro e Consuelo. 
In ogni caso, i libri si leggono bene e i personaggi sono affascinanti e complessi, con problematiche che escono fuori poco alla volta e che sono analizzate approfonditamente, ma quando un'autrice ti colpisce così tanto con un suo libro, inevitabilmente si è sempre legati a quel primo amore e si finisce per non riuscire ad appezzare allo stesso modo i suoi altri lavori.
Layla esce da una relazione sbagliata. Una di quelle che ti opprimono e se ne rende conto solo dopo uno schiaffo del suo ragazzo. Aperti gli occhi, dopo la violenza dell'uomo, la ragazza prepara i bagagli e va a Salamanca per continuare gli studi con il progetto Erasmus. 
Rafael sta guidando la sua auto quando vede Layla per la prima volta. Lei sta guardando la neve che scende e in un attimo Rafael inverte la rotta per andare da lei ma non la trova. 
Consuelo vive fuori città, in un maniero dove lavora con Rafael e Alejandro (il ragazzo che ama disperatamente e che non si accorge di quanto sia meravigliosa), quando conosce Layla le propone di andare a vivere con lei e di darle una mano con i cavalli. 
Layla e Rafael si innamorano in fretta ma la strada che compiono insieme è lunga e tortuosa, soprattutto perchè dopo sei mesi Layla dovrà tornare a casa. 
Il loro amore è naturale, spontaneo, ed è questo che mi ha intrigato di più della storia. E' semplice innamorarsi, ma dopo bisogna sapere tenersi stretti e superare le difficoltà, anche ricorrendo a compromessi che possono ferirci. 







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 INTERVISTA ALL'AUTRICE 

Benvenuta nella nostra biblioteca romantica, cara Doris!

LMBR: Raccontaci di come hai iniziato a pubblicare libri e cosa ti piace così tanto nello scrivere.
DORIS J.LORENZ: Scrivere è una passione che ho da sempre, ma la decisione di provare a farmi conoscere è iniziata una ventina di anni fa, con l'invio dei miei manoscritti alle case editrici. Ci sono state molte porte che non si sono aperte, nel senso che non ho avuto riscontri se gli editori che avevo contattato avessero letto o meno quello che inviavo loro. Poi la svolta, circa una decina di anni fa, quando una rivista femminile, alla quale avevo spedito racconti e romanzi brevi, mi ha preso come collaboratrice per diversi anni.
Io ho sempre avuto tanti personaggi e storie che mi “danzavano” in testa, con il tempo queste storie hanno acquistato forme sempre più complesse, al punto di spingermi a scrivere qualcosa di più ampio, così è nato il mio primo romanzo.
La casa editrice che per prima mi ha dato fiducia mi ha consentito di pubblicare sotto pseudonimo due romanzi rosa e quattro romantic suspense.
Non sono mai stata brava a contenere le mie esuberanze letterarie e spesso ho ceduto alle seduzioni dei miei personaggi che nascevano nella mia testa e poi si prendevano spazi sempre più ampi del mio tempo e della mia creatività. Il più delle volte i miei tempi non collimavano con quelli della casa editrice, troppo lenti i loro, rispetto alla mia vena artistica sempre in movimento.
Quindi, più di tre anni fa, ho provato con l'autopubblicazione. Sono partita da semplici racconti, per passare poi ai romanzi. Ho spaziato nel genere rosa, chick lit, new adult, romantic suspense e anche nello storico.
Due anni fa mi contatta una editor della Piemme per un romanzo breve da pubblicare solo in ebook e io ho accettato di collaborare con loro.
Nel frattempo, ho allargato le pubblicazioni a un genere nuovo, usando vari pseudonimi e sono stata contattata da un'altra casa editrice, ma è con la Piemme che ho pubblicato “Se mi amassi”, tornando al cartaceo che avevo abbandonato anni prima.
In ogni caso, la libertà di scegliere cosa scrivere e quando pubblicare, per me non si è mai fermata, per questo ho continuato a scrivere e mettere online i miei ebook come autrice indipendente.
Ritengo l'autopubblicazione una grande rivoluzione per il mondo dei libri, soprattutto per il contatto diretto con il lettore, senza filtri.
Scrivere è stato lo scudo di tante insoddisfazioni professionali e leggere il mio rifugio per i momenti più neri della mia vita. Sono due cose che per me non si possono scindere. Sono state il mio riscatto, la mia crescita, i miei obiettivi.

LMBR: I primi due volumi della trilogia "Le scelte del cuore" parlano di Layla e Rafael anche se molte scene danno largo spazio anche ad altri due personaggi, Consuelo e Alejandro, di cui tratti poi nel terzo romanzo. Hai un po' rotto quindi lo standard classico di molte trilogie che si attaccano e lasciano spazio solo a due personaggi. Per quale motivo?
DORIS J.LORENZ: Non seguo interessi di mercato, l'autopubblicazione ti consente di scegliere di scrivere quello che senti davvero e quello che i personaggi ti suggeriscono.
Io sono solo la voce che fa sentire i loro pensieri, che scrive le loro azioni, quindi per me le storie si sviluppano solo quando le “vedo”, senza alcuna forzatura, senza cercare ad ogni costo di sfruttare l'onda. Se la storia è per me conclusa, voglio avere la libertà di mettere la parola fine e dedicarmi ad altri personaggi.
Anche nella trilogia “Destini Incrociati” ho descritto due coppie diverse perché sentivo il bisogno di seguire il racconto che mi “suggerivano” i miei personaggi.
Per non parlare di romanzi autoconclusivi come “La farfalla nella ragnatela” e “Quando scende il silenzio” due romantic suspense e l'ultimo che ho pubblicato “Il mio amore a colori” un new adult, sono storie staccate da tutto quello che ho scritto finora.
Credo che i personaggi, per onestà verso i lettori, ma anche per la libertà di chi narra le loro storie, debbano essere presentati e raccontati fino a quando si sente la necessità di farlo. Invece, noto sempre più frequentemente che l'editoria tradizionale tenda a fidelizzare il lettore, propinandogli sequel e prequel a non finire, con il solo scopo di aumentare le vendite, rovinando magari una narrazione originale, solo per sacrificarla alle leggi del mercato.

LMBR: La storia parla di una ragazza che va in Erasmus a Salamanca dando avvio a tutto l'intreccio. Ti rifai a qualcosa di realmente successo? Perché proprio quella città?
DORIS J.LORENZ: Non c'è un episodio che mi allaccia alla storia che ho narrato, volevo parlare di una ragazza che aveva una vita familiare difficile e nello stesso tempo di un ragazzo che capisce le sue problematiche, perché le ha vissute anche lui sulla sua pelle.
Denunciare i rapporti difficili tra genitori e figli, parlare delle dinamiche che si scatenano tra i membri più fragili di una famiglia che nascondono o subiscono in silenzio i soprusi di uomini violenti che sono padri, mariti o conviventi era il mio obiettivo primario e sottolineare al tempo stesso che con un sano rapporto d'amore si possono superare molti ostacoli e persino ricostruirsi una vita, lasciandosi alle spalle il passato e le cicatrici che ha prodotto.
Salamanca era solo un pretesto, il palcoscenico della mia narrazione, mi piace come città, dato che ne ho respirato la seducente atmosfera anni fa.

LMBR: Rafael si innamora a prima vista di Layla. La vede e corre letteralmente a cercarla senza sapere il suo nome. Credi che sia così nella vita: basta uno sguardo e capisci che è il tuo grande amore?
DORIS J.LORENZ: L'istinto è una buona guida in molti casi, anche se non sempre. Non c'è una regola fissa, che ti possa dire che hai preso la strada giusta, quella che ti porterà lontano, dove tu intendi andare. Ho scritto questo episodio per un romanzo e per questo segue solo una storia che volevo raccontare. Ma uno sguardo può farti capire tante cose, può scavarti dentro emozioni e sensazioni uniche che a volte non sappiamo spiegarci. Io il mio colpo di fulmine l'ho avuto, ma è con la comprensione, con la pazienza, giorno dopo giorno che si può costruire una grande storia d'amore. La chimica passa, anche se è sbagliato non considerarla la forza scatenante che continua a legare due persone, ma è importante anche tutto il resto: l’amore a bisogno di radici salde per dare il meglio di sé.

LMBR: Stai lavorando a nuovi romanzi al momento?
DORIS J.LORENZ: Non potrei esimermi da dare voce ai miei personaggi.
Sono eufemisticamente sempre a bussare per chiedere attenzione, tempo, sacrificio.
La vita dello scrittore è un mondo solitario, pieno di idee, di appunti, anche nel cuore della notte, mentre sei in fila in qualche ufficio, mentre festeggi qualche evento.
I personaggi che sono ancora in lista d’attesa nella mia testa mi seguono ovunque e sono attorno e dentro di me: non mi danno tregua,vogliono uscire e raccontare al mondo la loro storia. Spero di riuscire a farlo sempre meglio e di catturare l'attenzione dei lettori, facendoli emozionare con le mie storie.
Ti ringrazio per lo spazio e il tempo che mi hai concesso, ma soprattutto voglio ringraziare quelli che come te mi dedicano uno spazio nella loro vita, leggendo quello che scrivo.

Ringraziamo Doris per il tempo che ci hai dedicato e le facciamo un in bocca al lupo per i suoi futuri lavori!
*****

L'AUTRICE
Doris J. Lorenz è lo pseudonimo di un’autrice italiana che vive e lavora ad Ancona.
Come self-publisher nell’editoria digitale ha attualmente una “squadra” di diversi ebook che spaziano dal femminile al giallo e che hanno raggiunto i primi posti delle classifiche. Il suo desiderio più grande è inchiodare il lettore alle pagine e fargli dimenticare tutto il resto.
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2 commenti:

  1. ho letto di questa autrice solo i primi due romanzi della serie destini incrociati.
    il primo non mi era piaciuto per nulla, anche se la sinossi mi aveva fatto ben sperare. il secondo decisamente meglio,
    ma il terzo mi sono rifiutata per via della sofferenza che esprimeva.
    non penso si inziare questa serie, perchè, anche se non mi dispiacciono i new adult, lo stile non mi attira e non mi piace la tristezza esaperata mentre leggo. mi piace commuovermi, ma preferisco farlo per la gioia.... ma ovviamente è tutto questione di gusti personali

    RispondiElimina
  2. Come ho già detto alter volte (scusate, mi ripeto... è l'età...), non sono attratta per niente da NA e YA, e in particolare non conoscevo neppure questa autrice.
    Ho letto però con interesse la sua intervista perché mi è sembrato molto interessante il suo punto di vista sull'autopubblicazione rispetto alla pubblicazione tradizionale, cioè attraverso la CE. E' singolare e apprezzabile l'idea di portare avanti il doppio binario delle due pubblicazioni, questo perché secondo me, l'importanza della presenza di una CE alle spalle, con le sue figure professionali che possano dare la giusta "rilettura" ad un romanzo, può aiutare anche a crescere e quindi a saper poi fare "da sé", imparando nuovi modi di guardare al proprio lavoro. E quindi ad avere in seguito una marcia in più nel proprio "rapporto diretto" con i propri lettori.
    Quando feci un corso di scrittura creativa, qualche anno fa, la mia insegnante mi disse che la cosa più difficile da imparare a fare, per chi scrive sia per lavoro che solo per passione, è apprendere lo sguardo "esterno" e "chirurgico" (usò proprio queste parole) che è necessario per valutare obiettivamente il proprio lavoro - e cambiarlo, limarlo e magari "amputarlo" anche quando ti sembrava che fosse proprio perfetto...
    Iniziare ad avere un riscontro da parte di qualcuno che lavora nel campo, prima di gettare i propri scritti nel mare magnum della rete, è forse necessario anche se non sufficiente, certamente doloroso (quando negativo), ma secondo me sicuramente utile proprio dal punto di vista pratico - per poter poi presentare le proprie storie con dignità.

    RispondiElimina

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