A LETTO CON IL NEMICO di Angela D'Angelo (YouFeel Rizzoli) -> Recensione

Autrice: Angela D’Angelo
Genere: Erotico, contemporaneo
Ambientazione: Italia
Pubblic. italiana: Rizzoli, collana YouFeel, gennaio 2015, pp.129, € 2,49
Livello di sensualità: Alto
Parte di una serie: Trilogia del Nemico
E-Book: Disponibile solo in e-book

TRAMA: Cristina De Santis è una donna pratica ed equilibrata, ma quando segue le partite della Stars Roma, la squadra di pallacanestro in cui gioca suo fratello Edoardo, si trasforma in una sostenitrice appassionata, aggressiva e sanguigna. 
Soprattutto con gli avversari arroganti, presuntuosi e un po’ duri. Come Nicola Zanini, capitano della squadra rivale e nemico storico di Edoardo: sguardo magnetico e un fisico che toglie il fiato più di una pallonata allo stomaco. La rivalità tra i due uomini non ferma Nico, che inizia a fare una corte spietata a Cristina. Con lui, lei ritroverà se stessa, anche se sarà difficile abbandonarsi completamente. Una donna che ha già visto fallire i propri sogni può fidarsi di un uomo? A maggior ragione se è il nemico?
Quando l’attrazione diventa incontrollabile, la passione supera qualsiasi rivalità sul campo.


 Adoro i romance di ambientazione sportiva, specie se sono anche un po’ hot. Quindi, non potevo lasciarmi sfuggire il romanzo di Angela D’Angelo e devo dire di non esserne rimasta delusa.
La storia di Cristina e Nicola si svolge a Roma, dove due squadre di pallacanestro si contendono il titolo. La Stars Roma è la favorita del campionato ed è quella in cui gioca Edoardo, il fratello di Cristina. Nicola invece è il campione dell’Olimpia, idolo incontrastato delle tifose, ha la fama di rubacuori incallito.
Inutile dire che fra lui e Cristina saranno subito scintille. In realtà lei ne è subito attratta, ma il fatto che Nico sia il rivale di suo fratello glielo fa vedere come un nemico da cui stare lontana. Sempre che si possa stare lontane da un giocatore bello e muscoloso come lui!
A essere sincere, il personaggio per cui mi sono ritrovata a parteggiare fin dalle prime pagine è proprio Nico. Cristina appare come una ragazzina viziata, troppo sboccata, testarda e chiusa nei suoi pregiudizi, per riuscire a immedesimarmi in lei. Lo ammetto, l’ho trovata antipatica dall’inizio alla fine. Ben altra storia è Nicola. Sì, perché Nico non è soltanto un adone biondo, che stravede per la pallacanestro. È anche il tipo d’uomo che per la sua donna farebbe follie. Forse ci ha messo un po’ a trovarla, ma appena mette gli occhi su Cristina ne è folgorato e si trasforma nel fidanzato ideale di ognuna di noi. Come non lasciarsi conquistare da uno così?
Eppure Cristina lo bistratta fin dal primo momento. Va bene l’iniziale diffidenza. Va bene la rivalità tra le due squadre di pallacanestro. Ma ci sono state parti del romanzo in cui ho trovato il modo di fare della protagonista un po’ forzato ed eccessivo. Questa è l’unica pecca che ho riscontrato. Per il
resto, la storia coinvolge fin dalle prime pagine e l’odio tra Edoardo e Nico rende tutto più intrigante. Anzi, devo dire che il personaggio di Edo mi ha incuriosita parecchio. Secondo me, ci starebbe benissimo un seguito con lui come protagonista, poiché non ha nulla da invidiare al suo rivale.
Lo stile dell’autrice è perfetto: fluido, trascinante, con una spiccata attenzione per le emozioni e i sentimenti dei personaggi che la lettrice si ritrova a vivere in prima persona. I dialoghi sono incalzanti, spesso divertenti. Mi sono ritrovata più volte a sorridere per le battute di Nico e Cristina. Anche i personaggi sono ben tratteggiati, credibili nelle loro reazioni e in linea con il loro vissuto. Tutto sommato viene fornita anche una giustificazione per l’antipatia di Cristina e la sua proverbiale diffidenza.
Per quanto riguarda le scene erotiche, la D’Angelo sa come descriverle surriscaldando l’ambiente al punto giusto, senza cadere mai nel volgare.

Insomma, “A letto con il nemico” è stata una piacevole lettura che consiglio a chi ama gli sport romance con un po’ di peperoncino.  








LEGGI UN ESTRATTO...
C’era scritto alle nove, sul biglietto? Lo tirò fuori dalla tasca posteriore dei jeans per essere sicura di non essersi sbagliata. No, l’orario era giusto.Guardò l’orologio da polso, poi esaminò il cellulare. Il controllo incrociato parlava chiaro. Nicola era in ritardo di quasi venti minuti.Solo dieci minuti e me ne vado, si ripromise, cercando di rimanere calma.Le ci era voluto tutto il suo coraggio e una buona dose di incoscienza per accettare quell’invito. Non aveva attraversato mezza Roma per vedere un’imponente struttura in cemento, un parcheggio vuoto e il lampeggiare di una telecamera di sorveglianza. Non aveva buttato al vento la prudenza e l’orgoglio per rimanere a dondolarsi sui talloni, le mani infilate nelle tasche e il pensiero di tornarsene a casa con la coda tra le gambe e una cocente umiliazione a tormentarla.Si morse il labbro senza pietà, mentre i secondi scorrevano lenti. Ancora pochi minuti per avere la certezza di essere una deficiente, poi avrebbe affogato la vergogna in un mare di imprecazioni che avrebbero fatto impallidire il diavolo in persona.Non sapeva cosa le bruciava di più, l’aver creduto a quelle stronzate sul corteggiamento o essersi arresa al desiderio che provava per Nicola.Nicola Zanini, pivot, numero 5 dell’Olimpia, nemico giurato di suo fratello.Pazza, sconsiderata, stupida! Cosa le era passato per la testa?Si diresse a grandi passi verso la macchina, la rabbia che aumentava a ogni battito del cuore. Oh, quanto si era sentita fiera di se stessa quando aveva accantonato la rivalità sportiva concedendosi di guardarlo come un uomo come tanti. E se invece avesse avuto ragione Fabrizio? Si sarebbe dovuta fidare del risentimento di Edoardo?Un sibilo le uscì dalle labbra, mentre alzava le braccia in un gesto di frustrazione. C’era una parte di lei che ancora sperava, che ancora non si arrendeva all’evidenza, che voleva voltarsi verso l’entrata del parcheggio per vedere se stava arrivando una macchina. No, non l’avrebbe fatto. Pescò le chiavi dalla tasca della giacca. Un clic al telecomando e il gioco era fatto. Si sarebbe messa alla guida, cercando di rimandare l’esplosione al momento in cui sarebbe arrivata a casa.Era troppo impegnata a borbottare tra sé e sé per riconoscere il pericolo imminente. Fu per questo che cadde, atterrando sgraziatamente sul sedere, quando una moto si frappose tra lei e la portiera dell’auto.«Cristo Santo!» imprecò. Il rombo del Ducati si spense, lasciando posto solo ai suoi lamenti, mentre cercava di rialzarsi. Ma non ci riusciva, o meglio non voleva mettersi in piedi. Era troppo distratta dalle cosce del centauro strette intorno al serbatoio, fasciate da jeans scuri, dalle spalle larghe su cui si tendeva un giubbino sportivo, le braccia in tensione.Un brivido la scosse, inaspettato, violento, pericoloso. Si fermò al centro delle gambe, dove era già bagnata e pulsante.“Cristo santo” si ripeté, ma per ben altro motivo. Nico era una visione, e non importava che avesse ancora il casco integrale. Era lui, lo sentiva, il suo corpo lo riconosceva. Sentì il filo dell’attrazione tirare dentro di sé,tirarla verso di lui. Ricadde a terra, le gambe troppo molli per imprimere il giusto scatto al busto.Nicola smontò dalla moto con agilità, mise il cavalletto e poi tolse il casco con forza.
*****
TRILOGIA DEL NEMICO
1. A LETTO CON IL NEMICO - Ed. YouFeel Rizzoli, gennaio 2015 - Cristina De Santis e Nicola Zanini
2. OGNI MALEDETTA VOLTA -  Ed. YouFeel Rizzoli, luglio 2015 - Sophie Molinari e Edoardo De Santis


L'AUTRICE

Angela D’Angelo è nata a Napoli. Laureanda in Biotecnologie mediche, fin da bambina scopre la passione per la lettura grazie alle fiabe di Anderson. Ha esordito nel 2014 con “Finalmente tuo”, un racconto erotico che è stato per oltre un mese ai vertici della classifica Amazon della sua categoria. È una delle founder di Insaziabili Letture, un importante blog che si occupa di lettura e scrittura.



VISITA LA SUA PAGINA FB:
 https://www.facebook.com/angela.dangelo.3511?fref=ts


TI PIACEREBBE LEGGERE QUESTO LIBRO? l'HAI GIA' LETTO? FACCI SAPERE COSA NE PENSI. TI PIACCIONO LE STORIE AMBIENTATE IN AMBIENTI SPORTIVI?


1 commento:

  1. io adoro i contemporanei e questo mi attirerebbe se non fosse che più che un romanzo probabilmente è un racconto, sono un po' poche le pagine di questo libro.
    so che è probabilmente una paranoia mentale, ma se un libro è così corto, mi pare di non riuscire a vivere appieno la storia che stò leggendo, perchè finisce tutto troppo alla svelta.... questo titolo l'avevo infatti già valutato, ma accantonato proprio per la sua brevità

    RispondiElimina

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