TU MI CERCHERAI di Emma Chase (Newton Compton) - Recensione

Autrice: Emma Chase
Titolo originale: Tied
Traduttrice: F. Gavioli
Genere: Contemporaneo
Ambientazione: Usa
Pubblic. originale: Gallery Books, 2014
Pubblic. italiana: Newton Compton, ebook: 19 marzo 2015, pp.
Parte di una serie: 4° serie“Tangled” (5°se si considera  la novella "Dimmi di sì")
Livello sensualità: ALTA
Disponibile in ebook? Si,€ 4,99

TRAMA: Il giorno più atteso è alle porte: l’uomo che nessuno si aspettava si sarebbe mai legato per la vita, Drew Evans, miliardario scapolo impenitente, sta per sposare Kate. E, tenetevi forte, hanno deciso di celebrare i loro party di addio al celibato e al nubilato entrambi a Las Vegas. Perché quella faccia? Cosa dovrebbe succedere dopotutto che ancora non è accaduto? Che cosa potrebbe andare storto? Conoscendo i nostri due… quasi tutto! In vero stile Drew e Kate, i malintesi saranno gli ospiti d’onore ai loro festeggiamenti e ci sarà solo da vedere se riusciranno o meno ad arrivare tutti interi al giorno del fatidico sì… 
Raccontato dal punto di vista di Drew, come il capitolo iniziale della serie dal titolo Non cercarmi mai più (ma resta ancora un po’ con me), un altro episodio esilarante e bollente della serie erotico-romantica che ha fatto il giro del mondo!


Purtroppo anche la serie “Tangled” è arrivata al suo capitolo conclusivo, ma state tranquille perché la Chase non esclude che nel futuro la pazza comitiva, capeggiata dall’irriverente Drew Evans, possa
ritornare in tutto il suo folle splendore. Adesso però preparatevi mentalmente perché quello che vi aspetta è un tuffo nelle torbide acque dell’uomo più desiderato dalle donne, l’uomo dalla saggezza becera ma divertente che ha finalmente trovato la sua dolce metà!
Come certamente ricorderete, Drew e Kate sono diventati genitori di un adorabile bambino che sia a livello estetico che caratteriale è fin troppo simile al suo sexy papà. I neo genitori si preparano quindi al gran giorno delle nozze che verrà celebrato a Las Vegas, la città del peccato. La Chase però, è famosa per i suoi flashback che ci conducono a ritroso, facendoci scoprire come si è arrivati nel punto in cui la narrazione si è aperta. E allora ecco che veniamo a conoscenza di come sono stati i tempi post - parto di Kate, e come ha reagito la coppia all’inaspettata genitorialità. Vi garantisco che i momenti irriverenti non mancano, perché se c’è una cosa che l’autrice sa fare molto bene è narrare la quotidianità con un pizzico di comicità che molti definiscono demenziale ma che ha al suo interno qualcosa di paurosamente vero. Quando arriva un bambino la vita di coppia è destinata inevitabilmente a cambiare, ma Kate e Drew non ci mettono molto per ritrovare l’equilibro, perché affrontano tutto con grande maturità, infatti tutti i personaggi si sono evoluti imparando dagli errori passati. Determinante è soprattutto l’intelligenza e la sensibilità dell’ex scapolo d’oro, che mette da parte il suo lavoro per concedere alla sua futura moglie gli spazi di cui ha bisogno per essere davvero appagata. Anche in questo quarto episodio non mancano le scene d’amore piuttosto spinte, tutte all’insegna della simpatia e della classica voce fuori campo che ci spiega nel dettaglio sensazioni e bisogni primari
Quanto mi è mancato il punto di vista di Drew! perchè, diciamoci la verità, la visione maschile ha sempre quel qualcosa in più, e a questo proposito l’autrice si è davvero superata delineando alla perfezione turbe maschili, piccole e grandi ossessioni e soprattutto mettendo a nudo il cuore innamorato di un maschio alfa scapestrato. Mi ha fatto piacere ritrovare la piccola e pazza combriccola formata in primis da Matthew e Dee, quest’ultima si è rivelata ancora una volta uno spasso e il suo odio malcelato verso il futuro marito della sua migliore amica è stato spesso occasione di gran risate da parte mia. Ciliegina sulla torta (nuziale in questo caso), un lungo epilogo che chiude con maestria questa storia che in Italia, come all’estero, ha avuto un successo strepitoso, segno forse che i lettori, o più probabilmente le lettrici, stanno cominciando ad apprezzare la briosità nei romance. Perché una risata, a volte, è l’unica cura di bellezza di cui il cuore ha bisogno per sentirsi più bello e sano. 
Per non farvi rimpiangere l’autrice, la favolosa Newton Compton fra pochi mesi porterà in Italia una nuova serie della Chase, trattasi di un legal drama dalle tinte assai piccanti. Stay tuned.








LEGGI L'ESTRATTO...
Sapevate che il pianto di un neonato è di venti decibel più alto del fischio di un treno?
Non vi sto prendendo per il culo. Controllate, se non mi credete.
Al terzo giorno, ero sicuro che James avesse qualcosa che non andava. Forse dei disturbi gastrointestinali. O era allergico alla carta da parati.
Oppure magari non gli piacevamo e basta.
Qualunque fosse il motivo, non era felice.
Ed era impaziente di farcelo sapere. Di  mattina. Di pomeriggio. E – il suo momento
preferito – di notte.
Di quando in quando, per prenderci in giro, ci confondeva addormentandosi per un po’.
Ma quando era sveglio… strillava, eccome! E non sto parlando di teneri piagnucolii con il labbro tremolante. No, accidenti. Sto parlando di un bambino che urla come un ossesso, a pieni polmoni, dimenando braccia e gambe.
Sindrome da scuotimento del neonato? Ora la capisco perfettamente.
Non che volessimo prendere provvedimenti drastici… Ma se devo dirvi la verità, non è stato divertente.
Mia madre veniva spesso e all’inizio questo mi sollevava. Pensavo che, visto che c’era già passata due volte, avrebbe saputo come mettere tutto a posto. Le mamme sanno sempre come migliorare le cose.
Solo che… non ci era riuscita.Si limitava a sorridere in quel modo calmo, esasperante, mentre si faceva rimbalzare il piccolo sulla spalla. Poi ci diceva che era normale. Che tutti i bambini piangono. Che io e Kate dovevamo solo trovare il nostro modo di gestire la situazione.
Prima di allora, non avevo mai provato l’impulso di strangolare mia madre.
Non mi ero mai immedesimato in psicopatici come i fratelli Menendez o Jim gordon. Ma in quei giorni bui, in cui il sonno – e i pompini – erano solo un ricordo lontano, mi dispiace dire che il matricidio mi
sembrava un’idea incredibilmente allettante. Perché ero sicuro che mia madre conoscesse tutti i segreti per rendere felice un bambino, che avesse le chiavi del Regno a portata di mano ma per qualche malvagia,
perfida ragione, non avesse intenzione di passarcele. E la carenza di sonno può farvi
impazzire. Anche le idee più assurde cominciano improvvisamente ad apparire delle valide opzioni.
Una volta, erano circa le quattro del mattino, e io…Be’, in realtà sarebbe meglio se ve lo
facessi direttamente vedere, avreste un’idea più precisa. Sì, sarà un flashback dentro al flashback, ma siete in gamba, ve la caverete. Parlerò lentamente, non si sa mai: James, cinque giorni di vita:
«Uee, uee, uee, uee».
Ci metto un po’ ad aprire gli occhi e a rendermi conto del significato dei numeri sulla sveglia, e Kate si è già tirata su, pronta ad alzarsi e a prendere quella palla di rabbia in fasce dalla culla accanto al letto.
Quattro del mattino. In silenzio, mi lamento perché non è passata neanche un’ora da quando si è
addormentato. Malgrado il mio primo istinto sia di chiudere gli occhi e lasciare che se ne occupi Kate, la parte di me che vuole dare una mano quando è possibile – perché non voglio che lei impazzisca – respinge la parte egoista.
«Uee, uee».
«Ci penso io, Kate». Sposto le coperte e mi infilo un paio di pantaloni. «Torna a dormire». Sto quasi sperando che lei mi dica di no… Ma non lo fa. Ricade sul cuscino.
Sollevo James dalla culla e me lo appoggio contro il petto nudo. Strofina le guance contro la mia pelle prima di scoppiare in un pianto disperato. Lo porto fuori dalla stanza e vado verso la cucina. Prendo dal frigo un biberon di latte materno che Kate ha riempito il pomeriggio con quella strana
pompetta da mucche che le ha dato Delores alla festa per l’arrivo del bambino. Tenendo James con una mano, passo il biberon sotto l’acqua calda come ci hanno insegnato in ospedale.
Dopo averlo scaldato, mi dirigo verso il soggiorno, con gli occhi stanchi e annebbiati, le gambe tremolanti. Mi siedo sul divano, stringendo dolcemente James tra le braccia, e gli passo la tettarella sulle labbra. Mi rendo conto che non è una buona idea dargli da mangiare ogni volta che si sveglia.
So tutto sull’importanza dell’orario delle poppate, dei ruttini e del lasciare che lui si calmi da solo. Capisco che non dovrebbe essere affamato, visto che ha mangiato solo Un’ora fa, ma c’è un motivo se la privazione del sonno è un metodo di tortura. Quindi me ne frego di tutte quelle cavolate, nella
speranza di rimettere lui – e anche me – a letto il più presto possibile.
Dà due succhiate al biberon e poi lo rifiuta, voltandosi per strillare: «Ueeeee».
Alzo gli occhi verso il soffitto e maledico il cielo.
«Che cosa vuoi, James?». Nella mia voce c’è una punta di frustrazione.
«Sei asciutto, ti sto tenendo in braccio, sto cercando di darti da mangiare – cosa diavolo vuoi?».
Torno in cucina e prendo il libretto degli assegni dal ripiano.
«I soldi ti renderebbero felice?».
È ridicolo, sì, lo so. Non mi giudicate.
«Ti do diecimila dollari per quattro ore di sonno. Ti stacco subito un assegno».
Sventolo il libretto davanti alla sua faccia, sperando di distrarlo.
Non fa che innervosirlo ancora di più.  ....

DA LEGGERE NELLA STESSA SERIE TANGLED
1.Tangled ( agosto 2013) - ed . italiana : NON CERCARMI MAI PIU' , Newton Compton, 21 novembre 2013 - Drew Evans e Katherine Brooks -LEGGI QUI la ns recensione
1.5 Holy Frigging Matrimony ( dicembre 2013) - novella -ed . italiana : DIMMI DI SI , Newton Compton, 4 marzo 2014 -
2.Twisted ( marzo 2014) - ed . italiana : CERCAMI ANCORA , Newton Compton, 5 giugno 2014  -due anni dopo eventi  Tangled...dal punto di vista di Kathrine! - LEGGI QUI la ns recensione.
3. Tamed (2014) - ed . italiana : IO TI CERCHERO' , Newton Compton, 25 settembre 2014 -Matthew e Dee Dee - LEGGI QUI la ns recensione
4. Tied (2014) - ed . italiana : TU MI CERCHERAI , Newton Compton, 19 marzo 2015 -Drew and Kate 

GUARDA IL BOOKTRAILER 



L'AUTRICE
Nonostante sia l’autrice di Non cercarmi mai più, Emma Chase è una moglie fedele e una madre premurosa. Passa le notti in compagnia dei suoi personaggi, e ha una relazione di amore-odio con la caffeina. È un’avida lettrice e prima del suo debutto letterario divorava un libro al giorno.


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3 commenti:

  1. l'estratto rende molto l'idea dell'ironia che mi piace leggere nei romanzi. poi essendo mamma di due pargoli che non dormivano mai il sorriso è rimasto stampato sul mio viso per un bel po'. di questa serie ho letto solo il primo. la storia mi è piaciuta molto e l'autrica è fantastica, ma devo dire che il linguaggio era un po' troppo esplicito e ho fatto un po' fatica nella prima parte, prima di abituarmici. certo è bello vedere il punto di vista maschile, ma tendenzialmente preferisco quando ci sono i punti di vista di entrambi i protagonisti. comunque il resto della serie è già sulla mia lista

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    Risposte
    1. ho appena concluso tutta la serie e devo dire che è veramente carina. mi piace proprio tanto lo stile della chase. adoro come ha trasformato il Drew arrogante e senza sentimenti dell'inzio in un uomo adorabile, pieno d'amore.. un uomo che rinuncia al lavoro per stare con il figlio è stato molto dolce, da strapparti il cuore. anche questo episodio è stato molto divertente, fino all'ultimo ho pensato al peggio....

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  2. devo dire che dal primo libro c'è stato un netto miglioramento nei libri della Chase. Questa mi è piaciuto veramente molto

    RispondiElimina

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